“Ibis
redibis non morieris in bello” è l'ambigua risposta della Sibilla
Cumana ad un soldato in procinto di partire in guerra: è noto che
tale risposta cambia completamente significato a seconda della
posizione della virgola che se viene messa prima di "non"
(ibis,
redibis, non morieris in bello)
significa "Andrai, ritornerai e non morirai in guerra" se,
invece, la virgola viene spostata dopo la negazione (ibis,
redibis non, morieris in bello),
il senso risulta essere l'opposto "Andrai, non ritornerai e
morirai in guerra". Ovviamente i responsi delle sibille erano
solo orali lasciando quindi totale discrezione a seconda dei punti di
vista.
Scrivo
questo perchè l'importanza dei punti di vista risulta fondamentale
nei Balcani in generale e nelle martoriate terre dell'ex Yugoslavia
che ho attraversato nel mio viaggio estivo 2014. Il massacro di
Srebrenica, e la Maratona internazionale Bihac-Srebrenica cui ho
partecipato, era la motivazione principale della prima parte del mio
viaggio mentre la Randonnèe Transdanubiana ungherese occuperà la
seconda e più allegra parte di questo racconto.
Resta
la tristezza per aver toccato con mano la violenza e la crudeltà che
può ancora oggi far compiere atti tanto violenti contro persone che
abitano paesi o anche case vicine alle nostre: proverò a raccontare
la mia esperienza e le considerazioni cui sono giunto cercando di
guardare sempre entrambe le facce della verità.
Aldilà
di un'ardua divisione tra buoni e cattivi l'impressione che mi sento
di sottoscrivere è che purtroppo il controllo sociale può oggi,
forse ancora più di ieri, trasformare in pochi mesi ognuno di noi in
un potenziale criminale e questo dopo i macelli del 20° secolo mi
sembra assolutamente inconcepibile.
Mi
auguro che il mio racconto possa aiutare qualcuno a considerare come
il dividersi in fazioni spesso non sia che una losca operazione per
garantirsi, per restare nelle citazioni latine, il “Divide et
impera” a spese dei popoli e che solamente espandendo la propria
consapevolezza fino ad abbracciare la visione degli “altri” si
possa arrivare alla verità ed alla pace.
In
fin dei conti solo considerando vere entrambe le risposte della
Sibilla siamo sicuri aver “trovato” la verità...
Sibilla Cumana, Jan Van Eyck, Gand, |
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