Sul giornale carpigiano Il Tempo è comparsa, preceduta addirittura da una immagine in copertina, una mia intervista a firma di Jessica Bianchi. La pubblico qui sotto ripulita dalle immagini che comunque erano già state utilizzate per la mia relazione sul viaggio per Londra dell'estate scorsa...
Un ciclista errante
"In un certo senso l'umanità si divide in due categorie: quelli che
amano Parigi e quelli che amano Londra. Ecco io amo Londra e da quando
ho sviluppato una senile follia ciclistica e in particolare quella per
le Randonnè ho pensato alla Londra Edimburgo Londra come a una delle
mete che dovevo assolutamente raggiungere nella mia vita". Parola del
carpigiano Michele Bonicelli che, giovedì 13 marzo, alle 21,15, in Sala
Congressi, racconterà nell'ambito della rassegna Il mondo in bicicletta,
la sua avventura ciclistica. 2.800 chilometri, pedalati in poco più di
dieci giorni, in sella alla sua fida Trek. "Quando viaggi in bicicletta
sperimenti sulla pelle una straordinaria sensazione di libertà. Come un
moderno viandante, ti senti svincolato dalla convenzioni quotidiane.
Vivere senza chiavi in tasca è un'emozione impagabile. Andare in bici è
un piccolo modo per salvare il mondo: ti consente di fare sport, vivere
all'aria aperta e muoverti senza inquinare". Il mondo che si cela dietro
le Randonnè è una vera e propria scoperta: "queste manifestazioni
sportive sono animate da uno spirito del tutto particolare, rispetto
alle corse ciclistiche classiche. Chi ti sta a fianco non è un
avversario da battere
bensì un compagno di viaggio e di ventura. Ci
si capisce al volo. Le tue esigenze sono le sue. I Randonneurs sono veri
e propri cavalieri: se uno buca gli altri si fermano". Michele, partito
alla volta di Londra, il 19 luglio scorso, giorno del suo 52°
compleanno, si è proposto di fare anche, "a Dio piacendo, la Parigi
Brest Parigi (Randonnè più importante d'Europa) ma la vedo più come
un'incombenza o un obbligo piacevole e necessario come le tasse, un
brevetto indispensabile per la sua celebrità ma che non mi scalda
particolarmente il cuore. Londra invece appartiene così tanto alla mia
vita che a poco a poco avevo maturato l'idea di cogliere l'occasione per
attraversare l'Europa e arrivarci direttamente in bici". Naturalmente
un viaggio di queste proporzioni attraverso il vecchio continente non è
un gioco da ragazzi ma, Michele e la due ruote, sono davvero una cosa
sola. Basti pensare che lo scorso anno, Michele ha macinato sulla sella
ben 25mila chilometri. Più preparato di così!
A
impreziosire il suo viaggio sono stati incontri e persone speciali:
"grazie a Warmshowers, una rete simile a quella di Couchsurfing, sono
stato accolto in numerose case. Le persone ti fanno dono del racconto
della propria vita e questa condivisione è parte integrante della
bellezza del viaggio. Uno scambio speciale che non ti aspetti. Due gli
incontri che più mi hanno colpito: due donne, una svizzera e una
francese, entrambe cinquantenni e con trascorsi professionali
manageriali, che, a causa della crisi, si sono ritrovate senza lavoro.
Una situazione, la loro, diffusa, trasversale e davvero preoccupante".
Dopo aver valicato le Alpi, passando da Bergamo, città natale di
Michele, il nostro ciclista errante ha pedalato sino a Basilea, per poi
approdare in Francia, da Reims a Calais e, infine, a Londra. "Ogni paese
che attraversi, ogni strada che percorri, possono essere gustati,
ammirati, con lentezza. Come ciclista diventi parte del paesaggio,
pienamente integrato in esso. Il cicloturismo offre la possibilità di
notare dettagli che in auto non vedresti mai. Di conoscere l'anima più
vera dei luoghi. Di fermarmi in libertà ad ammirare un paesaggio da
cartolina, o le casette fiorite di una tipica casa alsaziana…". Stupore e
meraviglia accompagnano il ciclista: "il mio amore per Londra è nato
quando avevo diciotto anni, sulle note di The Wall dei Pink Floyd. Ci ho
vissuto per un po' e nonostante ci sia tornato più volte, ognuna è
diversa. Ogni viaggio ti fa scoprire quanto questa capitale sia
sorprendente: prendi la metropolitana e nella parte nord di Londra,
approdi nella Epping Forest. Una foresta con querce secolari dentro alla
città. Straordinario". Da Londra, attraverso la verdeggiante campagna
inglese, Michele ha poi raggiunto la Scozia, sino a Edimburgo, "una
delle città più belle d'Europa" e poi via di nuovo verso la capitale
inglese. "E' stato faticoso ma ho vissuto una delle più emozionanti
avventure della mia vita che non vedo l'ora di continuare". Famiglia
permettendo ovviamente ma, sinora, la moglie Susi e i due figli Angelo e
Gaia, hanno fatto il tifo per lui.
Forte di ciò, Michele Bonicelli
sta organizzando una pedalata da Modena a Srebrenica, in Bosnia, in
occasione del 20° anniversario (11 luglio 2015) dell'eccidio durante la
guerra nell'ex Yugoslavia. Che il viaggio continui!