In onore alla mia nuova nazionalità
slovena e della ormai consolidata passione per il ciclismo sulle
lunghe distanze non posso che scrivere qualcosa per ricordare la
figura di Jure Robic, ciclista sloveno vincitore di 5 edizioni della
RAAM.
Nel mondo delle randonneè è storica
la discussione su chi sia il migliore o il più forte partecipante,
ad esempio, alla Parigi-Brest : l'atleta allenatissimo che se la
smazza agonisticamente pancia a terra in 44 ore o il normale
cicloturista che arriva col culo piagato come uno scimpanzè, senza
assistenza, in 89 o 96 ore ? La teoria e lo spirito randagio
inviterebbero a sentenziare salomonicamente che non c'è differenza e
tutti e due sono stati ugualmente bravi però, però...esiste anche
un altro punto vista ed è quello che spinge alcuni ultra-ciclisti a
cimentarsi nella più dura gara-brevetto al mondo: l'attraversata
coast to coast degli USA più o meno da Los Angeles a New York. Poco
meno di 5000km. Partecipare non è cosa da tutti: bisogna passare la
selezione, quest'anno in Svizzera bisognava ad esempio percorrere
900km con 7000mt di dislivello in meno di 41 ore e poi avere
un'assistenza obbligatoria che porta la spesa totale sui 35.000€. E
poi bisogna pedalare e superare le avversità che fanno arrivare in
fondo solo la metà dei partecipanti. Insomma se una rando normale è
un mezzo calvario questa lo è del tutto. Bene, lo sloveno in
questione è stata l'unico a vincerla 5 volte. Poi ha fatto il record
mondiale di percorrenza su strada in 24 ore: 750km.
Nato nel 1965 a Jesenice, cittadina
famosa per le sue acciaierie, da giovane ha corso per club e squadre
locali facendo poi parte della nazionale slovena infine si è
dedicato all'ultraciclismo con i risultati di cui sopra.
Il 24 settembre 2010 scendendo a
manetta da una delle strade sterrata tra i boschi vicino a casa ha
trovato sulla sua strada una macchina che saliva con il rimorchio: lo
scontro è stato fatale e Jure ha finito così la sua carriera
lasciando due figli e l'impressione che la tanta fretta ciclistica
già lasciasse presagire la vita fugace: si sa gli eroi muoiono
giovani e belli...il suo secondo figlio, Lev (Leone) Jure nascerà
proprio nove mesi dopo la sua morte.
Le autorità slovene gli hanno dedicato
la bellissima ciclabile che sale da Jesenice a Kraniska Gora
percorrendo la quale trovete questo cartello con una frase che
illumina lo spirito e la volontà di Jure:
“Vinco perchè magrado insopportabili
malattie e un sonno mortale semplicemente non mi voglio mai fermare”
Riposa in pace Jure adesso puoi
fermarti un po' anche tu ad ammirare gli splendidi panorami
sloveni...