mercoledì 5 settembre 2012

Giove Pluvio e la Harley Davidson

Vado o non vado? Ma dai ne hai già fatte tante quest'anno, poi hanno previsto pioggia e freddo, resta a letto e passa una tranquilla domenica in famiglia! E se poi invece esce una bella giornata, mi sono già iscritto e se tutti facessero così chi le organizzerebbe più le rando....
Alla fine però il richiamo istintivo del Randagio ha la meglio e alle 5 di mattina sono già sveglio e pimpante per essere alle 7 a San Lazzaro. Là intravedo qualche faccia nota ma il colpo è quando vedo un pullman intero di Randagi di Lecco venuti apposta per il brevetto, complimenti. Durante i primi blandi km parlo con qualcuno di loro già conosciuto alla Rescarando che mi invita caldamente a partecipare alla loro manifestazione: piacerebbe alla grande a Genonimo Stilton visto che si chiama "Formaggilandia", boh vedremo come butta nel 2013. Nella prima ora conosco anche il mitico Miguelon al quale faccio i complimenti per essere venuto fino a Bologna per chiudere la stagione. "Chiudere la stagione?" mi guarda furbetto "veramente mercoledì parto per la Francia per la "1000 du sud in Provenza"....che invidia!!
Poi spiego a Jimmy, che organizza la Rescaldina, quello che gli avevo proposto scherzosamente negli ultimi km della 1001 miglia ovvero di patteggiare con Fermo Rigamonti uno scambio climatico tra le due rando. Per ora qui il tempo tiene e Giove Pluvio trattiene le sue umide armate. Dopo il buon ristoro al km 85 a Palazzolo sul Senio si inizia a ballare: Sambuca, Giogo e Raticosa una dopo l'altra sono tre belle salitelle 
....in più con il mio socio di Bologna sbagliamo, come fanno in molti, un bivio per Scarperia e quindi ci sciroppiamo una decina di km in più di quanto previsto dal Roadbook, a proposito del quale avevo già avuto uno scambio di mail con Sergio, organizzatore del brevetto, che è un tradizionalista e non vuol dare tracce GPS. Opinione rispettabilissima se non fosse che ormai i Randagi solo cartacei sono pochissimi e se una traccia GPS è fatta bene e sicura secondo me è anche meno pericolosa che il leggere cartine e mappe, a meno di fermarsi a ogni incrocio...poi Sergio si lamenta di aver rischiato una multa perchè i caramba volevano sanzionarlo per "imbrattamento del suolo pubblico" mentre stava frecciando il brevetto! Motivo in più, penso io, per incentivare e diffondere l'uso del navigatore.
A questo punto del Mugello le uniche due variabili negative sono rappresentate da Giove Pluvio, che l'anno scorso mi inzuppò come un babà dalla Raticosa a Bologna, e i motociclisti che infestano la zona: per fortuna sembrano entrambi ben disposti oggi e malgrado qualche nuvolaccia e qualche curva tagliata dagli emulatori del "Valentino nazionale" tutto va bene. L'unico piccolo incidente è uno strascico della rottura di catena alla 1001 miglia; in cima al Giogo
 incrocio inavvertitamente la catena sulle due corone grandi e tutto si blocca: evidentemente la nuova catena montata velocemente a Tortona è troppo corta ma sistemo il cambio con l'aiuto di un randagio strappato alle mollezze del bar e riparto al volo.
All'ultimo ristoro-controllo incontro un ragazzo di Senigallia e padre e figlio di Bologna con i quali vorrei arrivare in fondo al brevetto ma qualcuno di loro è stanco e arrivo così da solo....stranamente malgrado l'errore di Scarperia sono il terzo al traguardo e così mi gusto particolarmente lo spiritoso attestato di Randagio 
che corona la mia prima stagione: ho fatto 3 200km, la 300 di Rescaldina, la 400 di Lugo, le 600 di Verona e Biella e la 1001 miglia. Sono contento e già faccio programmi per il 2013 dove avrei la Londra-Edimburgo-Londra come obiettivo principale ma intanto bisogna tornare a lavorare e c'è un bieco inverno da superare....una cosa per volta, per ora mi rallegro delle tante persone incontrate e dei bei posti che ho potuto scoprire vagando sulla sella, privilegi che solo l'andare lento della bici permette.
Parafrasando de Andrè "pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una bicicletta... "

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